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PARROCCHIA DI SAN MARTINO TOIRANO |
I° MAGGIO |
La devozione dei toiranesi al Santo Apostolo Pietro fu in passato fondamentale per la vita comunitaria della Val Varatella. L'antico cenobio eretto in epoca medioevale dall'ordine benedettino, in forme architettoniche alquanto modeste, venne ceduto nel 1321 ai monaci certosini. Questi ultimi, dopo circa due secoli, ne decisero il trasferimento (1495) a fondo valle nella piu' comoda localita' chiamata "canove". L'antica chiesa sulla cima del monte Varatella venne cosi' abbandonata e solo in occasione di sporadiche celebrazioni di messe legatarie veniva riaperta. Furono i certosini a dare inizio alla tradizionale festa di San Pietro in Vincula che ricorreva il I° agosto, coinvolgendo la popolazione toiranese, che mantenne tale ricorrenza anche dopo la soppressione dell'ordine di San Bruno, avvenuta nel 1797. In questo anno giubilare, di ingresso al terzo millennio, la comunita' di Toirano rievochera' l'antica processione, che si terra', come e' ormai consuetudine da circa due secoli, il I° di maggio. |
La Parrocchia di San Martino |
Contrada della Braida: |
Il corteo processionale che in passato si svolgeva annualmente e che da un trentennio si tiene ogni cinque anni, si snodera' per 4 chilometri lungo l'antica via del sale che si inerpica sulle pendici del monte Varatella. La partenza avverra' al mattino dal sagrato della Chiesa Parrocchiale di San Martino, verranno portati il Crocefisso settecentesco della confraternita e il Crocefisso delle Figlie di Maria adornato da una ghirlanda fiorita, la processione sara' accompagnata dalla "Lauda de San Peru" composta a meta' dell'ottocento dal sacerdote Piergiovanni Sicherio. Attraversati i carugi del borgo, la sfilata sostera' nella contrada della Braida dinnanzi alla seicentesca chiesa della Madonna delle Grazie e del SS. Nome di Gesu', antico vicariato dei Padri Domenicani. |
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Passando tra dirupi si giunge alla "burdunaira", in questo punto, dove la mulattiera si stringe fra le rocce, la tradizione ubicava il bordone, il luogo dove il viandante doveva pagare il pedaggio, spesso con il sale, per accedere al soprastante monastero. |
La "burdunaira" |
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La processione prosegue sempre intonando la lode a San Pietro sino ad arrivare all'imboccatura del prato dove anticamente, accanto ad una roccia, due procuratori (confratelli) nominati annualmente, accoglievano i pellegrini distribuendo pane e uova sode, in quantita' proporzionale ai ruoli svolti durante la processione. Da quel punto ancora alcuni passi esausti saranno necessari per raggiungere la chiesa romanica, ma, prima di entrarvi, la processione dovra' compiere tre giri penitenziari attorno al suo perimetro. |
Entrata, la comunita' assistera' alla funzione religiosa, non prima di aver ammirato il quattrocentesco affresco del Santo apostolo in abiti pontificali. Conclusa la Santa messa i fedeli si riverseranno, come e' tradizione, sul prato circostante per il pranzo, dando vita cosi' alla famosa festa campestre di San Pietro. |
Il quattrocentesco affresco di San Pietro in abito pontificale |
La croce in ferro eretta nel 1896 |
La giornata liturgica proseguira', cosi' come avveniva nel passato, accanto alla croce in ferro eretta nell'anno 1896; il sacerdote compira' il rito della benedizione della vallata con la reliquia delle catene tramandate sino ad oggi dall'epoca dei certosini. Caro San Pietro
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L'Abbazia di San Pietro ai Monti (m. 891)
Alla processione si uniranno le seguenti sezioni del Club Alpino Italiano
ALBENGA |
FINALE L. |
GARESSIO |
IMPERIA |
LOANO |
LAUDA DE SAN PERU |
Ecco quel dolce istante che di Toiran le genti van lieti in cor contenti San Pietro a ritrovar |
Dunque partiam suvvia |
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La' di Maria | diretti al Sacro Monte ad inchinar la fronte al nostro Protettor |
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con mente pia al sacro transito vi si trovo' |
Benche' Certosa | |
Della Liguria | non sia piu' questa Toiran non resta di darti onor |
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dentro i confini tra gli Appennini a destra man |
Poggio sassoso | |
Alza sua fronte | piu' glorioso trovera' mai? trovera' no! |
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scosceso Monte di Varateglia sopra Toiran |
O Monte Santo | |
Toiran felice | qui le tue lodi ma in mesti modi prendo a cantar |
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primo paese che alla palese presso di se' |
La Chiesa eretta | |
Stuoli di gente | su quella eletta pietra di Cristo goder pote'! |
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vedo arrivare per qui onorare l'Alta Maesta' |
Poggio sassoso | |
Questa e' la balza | piu' glorioso trovera' mai trovera' no! |
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son questi sassi che co' suoi passi Pietro illustro' |
Giri chiunque | |
Qui alzo' d'Italia | ogni contorno di giorno in giorno quando egli puo' |
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la prima Chiesa sensa contesa senza rumor |
Qui battezzava | |
Pietro in pittura | qui celebrava il Sacrificio del Redentor |
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qui sulle mura siede maestoso da tanta eta' |
Caro san Pietro | |
Ogni fedele | Che qui soprano al tuo Toirano gradisti star |
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veneri a filo questo tuo asilo con cuor sincer |
Deh volgi a noi | |
Ci arrechi al core | benigno sguardo e fa che un dardo di santo Amor |
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un ver dolore per sempre piangere i nostri error |
Fa che salvati | |
Caro San Pietro | da vie sventure possiamo pure l'alma salvar |
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noi ce ne andiamo ritorneremo se Iddio vorra'. |
Realizzazione: Glauco ROSA e Luigi GILLI |
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RIFUGIO PIAN DELLE BOSSE m. 841
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UN POCO DI STORIA LA SCELTA DELLA LOCALITÀ |
Eravamo in sette: Orlando Vigliani, Palmiro Gotti, Domenico De Gregorio, Tino Rustichelli, Domenico Orso, Marziale Gandolfo ed io, Sandro Milesi. Alla ricerca del luogo piu adatto alla costruzione del rifugio, giungemmo vicino alla grossa castagna, tuttora esistente, nell'ampio pianoro sito un po' piu in basso e a levante del Pian delle Bosse, alla fine del sentiero dei Cunei. Ci rendemmo tuttavia conto che la zona mancava della fonte d'acqua necessaria, per cui salimmo ancora un po' piu' in alto fino a raggiungere Pian delle Bosse, dove si trovava invece una sorgente. Era in tal sito esistente anche una piccola costruzione in pietra (casella) semidiroccata. Avevamo deciso: quello era il luogo adatto. Presa la storica decisione, scendemmo piu in basso a preparare il pranzo, che consisteva in una padellata di totani fritti, accompagnati naturalmente da alcune buone bottiglie di vino. Dal momento che non avevamo forchette, risolvemmo di adoperare dei rametti d'erica, che servirono egregiamente allo scopo. Fu cosi' in breve che durante quel pranzo, apprestato alla bell'e meglio, iniziammo a far progetti sulla costruzione del nostro rifugio. |
Sandro Milesi (Socio fondatore) |
COME È NATO |
Acquistato un terreno in località Pian delle Bosse, territorio del Comune di Pietra Ligure, ricco di prati e di favolose sorgenti, nel 1972, dopo aver costituito nel 1970 la sezione del CLUB ALPINO ITALIANO, e dopo aver svolto sollecitamente le pratiche relative, ebbe inizio un intenso lavoro volontario. Iniziativa ammirevole, d'altri tempi aggiungeremmo. E si vollero fare le cose "alla grande" e per benino. Ne da' conferma l'imponente e funzionale opera realizzata. La posizione prescelta per il rifugio si rivelo' centrata in pieno. E' la naturale base di interessanti escursioni: dalla Rocca d'Avio (scuola di rocciatori), alla vetta del Carmo a quota 1389 mt., (vedi "Sentieri Verdi-Azzurri"). Ma riteniamo che la posizione del rifugio, indubbiamente assai vicino alla costa, puo' prestarsi ad un'interessante novita': IL SOGGIORNO MARE E MONTI In circa un'ora, tra il tratto percorso in auto e quello percorso a piedi, si puo' comodamente raggiungere il rifugio per la via piu' breve (Verzi - Castagnabanca) partendo dalla spiaggia di Loano. Riteniamo pertanto che molti, in modo particolare nuclei famigliari, potranno alternare gite in montagna alla frequentazione della vicina spiaggia. Cosa puo' rappresentare infatti per un buon escursionista, a ben altro collaudato, questa ora di percorrenza (tra l'altro per mezz'ora in autovettura) se non una insignificante difficolta'? |
QUANDO È NATO 21 Maggio 1978: inaugurazione del Rifugio, padrino Achille Compagnoni il conquistatore del K2 |
Come ci si arriva: |
- In automobile: |
da Loano si raggiunge la frazione Verzi e seguendo le indicazioni per il Rifugio dopo qualche chilometro la strada da asfaltata diventa a sfondo sterrato sino ad un ampio piazzale, localita Castagnabanca, adibito a parcheggio, dove finisce; da qui partono i sentieri che conducono in circa 20 minuti al rifugio (segnavia ) |
- A piedi: |
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Il rifugio dispone di 40 posti letto, servizi igienici esterni ed al piano, doccia calda, telefono (019.671.790), elettricita' a 24 e 220 volts, un salone che puo' ospitare piu' di 50 persone. Aperto tutto l'anno con gestione continuativa é gradito che i visitatori preannuncino telefonicamente il loro arrivo. Come posto tappa dell'ALTA VIA DEI MONTI LIGURI dispone di un locale adibito a bivacco accessibile in eventuale temporanea assenza dei gestori. Per la quota a cui e' situato e per la vicinanza del mare e' praticamente raggiungibile tutto l'anno in quanto le precipitazioni nevose sono scarse e di breve durata. |
La posizione topografica di questo rifugio e' veramente strategica in quanto si trova a circa mezz'ora di facile sentiero da una strada carrozzabile proveniente da Loano fraz. Verzi, in prossimità di Bric Pratello e dal suo antistante pianoro la vista spazia su uno splendido panorama della costa; inoltre e' attrezzata anche un'area adibita ad eliporto sempre pronta per ogni evenienza di soccorso. Dal punto di vista escursionistico e' punto ideale per quanti praticano trekking, arrampicate su pareti di roccia, paralpinismo o semplicemente come punto d'arrivo di una breve gita per lasciare momentaneamente le spiagge affollate e godere dello splendore che la natura puo' offrire. |
LE ESCURSIONI |
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Per gli appassionati di parapendio suggeriamo il prato di GRÖA - vedi prima del SENTIERO DELLE TERRE ALTE o la cima di MONTE ACUTO itinerari 1 e 2 dei SENTIERI VERDI-AZZURRI o del MONTE RAVINET e SAN PIETRO IN VARATELLA |
NON C'E' POSSIBILITA' DI RAGGIUNGIMENTO E SOGGIORNO PER PERSONE DIVERSAMENTE ABILI
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI RIVOLGERSI A VALENTINA E LORENZO
cell. 338.35.97.952
(Dal numero unico a cura di Cencin De Francesco redatto in occasione dell'inaugurazione del Rifugio)