La peculiarita' della terza tappa del sentiero delle Terre Alte, rispetto alle prime due frazioni, e' l'ambiente naturale. Le tracce dell'uomo, pur sempre presenti si diradano e sono inerenti principalmente allo sfruttamento del bosco, come testimoniano le tracce di vecchie mulattiere, in parte ricalcate dal tracciato del "Sentiero", che collegano tra loro numerose "ciazze", piazzuole dove venivano un tempo costruite le "carbonere" per creare il carbone di legna, combustibile tempo addietro molto usato. Nel tratto iniziale, subito dopo la partenza, si incontra una "casella", tra le meglio conservate tra quelle viste sino ad ora, altre se ne incontreranno nei prati prima del bivio per la grotta degli Scogli Neri, una delle piu' note cavita' della zona abitata nella preistoria, a testimonianza che dove esistono terreni prativi l'allevamento era sfruttato al massimo delle potenzialita' di un territorio sicuramente non facile. Da qui in avanti il territorio si fa' piu' impervio e difficile, ricco di boschi ed acqua, ed ecco che allora viene sfruttato per cio' che puo' offrire: pricipalmente legname. Oltre altre scarne testimonianze della dura vita delle genti della zona, ancora in tempi recenti, la gita permette di godere di un ambiente che sicuramente offre degli scorci che sapranno sorprendere piu' di un escursionista per la bellezza dei luoghi. A meta' percorso circa si incontrano delle case, parte del nucleo di Isallo. Queste case, tutt'oggi abitate, anche se non tutti vivono di quello che puo' offrire la campagna o il bosco benche' numerosi sono ancora i terreni coltivati ad alberi da frutto o vigneti, mostrano chiaramente l'esodo, anche se a volte pedolare, verso la costa; praticamente si e' perso l'allevamento e lo sfruttamento del bosco. Il "Sentiero" passa accanto al nucleo di case di "Ca d'Erscia", ultimo insediamento abitativo della vallata, dove termina la strada sterrata che, partendo da Magliolo, attraversa le varie borgate che compongono Isallo. Proseguendo si ritorna a percorrere dei sentieri, (dopo qualche centinaio di metri prendendo a destra, segnavia di variante, si arriva dopo circa duecento metri ad una sorgente), che ci portano quasi al Colle di Melogno, l'ultimo tratto e' nuovanìmente costituito da strada sterrata tracciata ad uso forestale, che si segue sino alla fine della tappa.
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